Ortelle

Il territorio del comune di Ortelle si estende tra l'antica città messapica di Vaste e le rinomate località turistiche di Santa Cesarea Terme e Castro, sulla costa adriatica salentina. Proprio dell'antica Contea di Castro, Ortelle ha fatto parte fino all'emanazione delle leggi che abolivano la feudalità nel 1806.

Il piccolo centro abitato Ortellese è costituito da costruzioni piano terra e al massimo piano primo, con numerose cantine, sotterranei e piani seminterrati (i "bassi") scavati nella roccia, probabilmente eredità del vecchio villaggio rupestre. L'architettura Ortellese è quella tipicamente salentina: borghi di case piccole e modeste che sorgono e crescono intorno alla Chiesa Matrice la cui misura, mole, invece è fuori misura, è "fuori scala", perché di dimensioni eccezionali se paragonate a quelle del resto del borgo; a chiudere il quadro una fitta rete di stradine continuazione naturale degli antichissimi tragitti rurali stretti preesistenti; e alcuni piccoli larghi, enfaticamente chiamati piazze, utili principalmente a proteggere i confini di antiche proprietà o di aree comuni.
Di significativo c'è nella architettura rurale di Ortelle il fatto che le dimore storiche sono delle costruzioni semplici, lineari, sobrie che indicano le ristrettezze economiche dei secoli passati.

Le distruzioni saracene di Vaste e Castro furono determinanti sulle origini di Ortelle, tuttavia la presenza umana risalirebbe ad epoche ancora più remote, si pensi all'indizio storico fornito da alcuni menhir andati persi nel corso del secolo passato. Alcuni studiosi sostengono che Ortelle all'inizio fosse una zona di villeggiatura per le nobili famiglie di Castro.
Il terreno Ortellese era ricco di odorose e profumatissime erbe speziali e aromi spontanei, come timo e menta; a questi si aggiungevano gli odori penetranti dei fiori di agrumi e del gelsomino, che era speciale ornamento degli innumerevoli muretti a secco. Per questi motivi la zona di Ortelle era reputata zona eccezionale e molto ambita. Nel 1537 i turchi posero Castro sotto assedio e quasi la rasero al suolo; i nobili fuggiti alla aggressione si rifugiarono nelle loro residenze estive di Ortelle, altri invece, col tempo, costruirono altre case intorno alle prime, originando così un vero e proprio villaggio.

Il Santo Patrono di Ortelle è San Giorgio che viene commemorato il 10 Agosto da tutto il paese. L'economia del paese si basa sull'agricoltura e sull'allevamento.

Gli abitanti del di Ortelle sono soprannominati "nighiati" ovvero uomini annebbiati, senza cervello, e questo per due motivi, primo perché nella zona, molto vicina al mare, scende spesso la nebbia, e secondo come conseguenza di un aneddoto un po' burlesco, che si va narrando: alcuni cittadini di Ortelle, saliti in cima al campanile del paese per suonare le campane a festa, in occasione di una particolare ricorrenza, vedendo il paese interamente avviluppato dalla nebbia, credendo per un momento di trovarsi in mezzo al mare si tuffarono giù dal campanile per fare un bagno.

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